Riflessione sui Saturnali

Nelle righe che seguono esporrò la mia riflessione sui Saturnali: una festa dell’antica Roma, in onore del dio Saturno. Si svolgeva prevalentemente dal 17 al 23 dicembre, si concludeva con lo scambio di doni, come a Natale e i preparativi partivano già molto prima. Durante quella settimana si smetteva di combattere e venivano sospese anche le esecuzioni delle condanne a morte.

Saturno, per i Romani, era il dio dell’agricoltura. Per gli antichi greci era Cronos, il Tempo che scorre. Gli Indù chiamano Saturno Shani dev, il temuto Signore oscuro detto anche lento, gestisce il Karma, la giustizia e il castigo divino.

I miei antenati Daci conoscevano Saturno già da molto tempo prima che arrivassero i Romani. Aveva il nome di Zamolxis ed era custode dell’Aldilà. Il dio è un educatore e un sapiente: ha moltissimi nomi. Anche Allah è un dio Saturniano: l’edificio più sacro dell’Islam è a forma di cubo nero, potente simbolo di Saturno. Questo dio, quindi, non si ferma solo ai Greci e ai Romani ma fa parlare di sé in diverse culture.

I Saturnali si svolgevano in prossimità delle festività natalizie ma avevano più la caratteristica del carnevale. Si trattava di giorni in cui il popolo necessitava di una valvola di sfogo e i ruoli venivano capovolti. Gli schiavi potevano sentirsi re e uomini liberi per qualche giorno. I padroni potevano vestire i panni dei loro servi. Questa festa poteva servire per riappacificare gli animi ma anche per mettere alla prova l’indole delle persone e magari liberarsi dalle eventuali minacce. Perché davvero credevate che fosse solo un’innocua occasione di divertimento?

Se fossi un membro della famiglia reale di quei tempi e ai Saturnali ti scambiassi di posto con un subordinato che dopo qualche bicchiere rivela l’intenzione di ucciderti, cosa faresti? Ovviamente, finito il periodo di festa te ne liberi senza pensarci due volte! Non cerchi chiarimenti, anche perché otterresti solo inutili scuse. E ho detto tutto.

Ai Saturnali si facevano sacrifici in onore del dio. Se conosci bene Saturno, sai anche che i Saturnali erano in realtà un modo per mettere alla prova le persone e successivamente fare pulizia. Finita la festa, infatti, le situazioni non erano più le stesse di prima e i rapporti con la servitù, in molti casi, cambiavano in peggio. 

Conservare il decoro, a volte, è difficile. La frenesia del periodo delle feste può dare alla testa. Poi, i giochi finiscono e si ritorna alla normalità – e alle condanne a morte. Per salvarci dalle conseguenze, sarebbe utile tenere a mente il seguente messaggio dei Saturnali:

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai, sono in armonia.